martedì 30 ottobre 2012

Un tranquillo weekend di paura


Quando vidi Deliverance per la prima volta, in tivvù, ero un ragazzino. E fu un'esperienza sconvolgente. All'epoca (tanti anni fa, gente), le televisioni nazionali erano soliti passare film seri, per non dire con i controcoglioni, invece delle penose fiction odierne. Quella sera, a casa da solo con salotto tutto mio, patatine e Fanta, mi misi a guardare un film dal titolo accattivante che suonava anche un po' horror. Ma Un Tranquillo Weekend di Paura era ben altro. E agli occhi di un dodicenne appassionato di tutto ciò che poteva essere soprannaturale, una violenza così realistica apparve come una terribile rivelazione. Le sparatorie dei tanti western che avevo fin lì amato non potevano nulla contro l'arco e le frecce di Burt Reynolds, che in questo film trasuda machismo anni '70 anche senza il suo baffo trademark. Per non parlare del resto... ma non rovinerò la visione a chi tra voi ancora ha questa grave mancanza. Vi basti l'assaggio qui sotto per capire che le cose, per i quattro cittadini in gita lungo il fiume, si metteranno presto male, e i (famosissimi!) Banjo Duellanti ne sono il sinistro presagio.
Be', io stasera Deliverance l'ho rivisto, al cinema sotto casa, grazie all'unica pellicola italiana ancora esistente --l'effetto Lomo della pellicola arrossata era a suo modo fantastico. Era un'occasione che non potevo lasciarmi sfuggire, visto che avevo pochi mesi quando uscì nelle sale, ed è lì che mi piacere vederli, i film. Che ci volete fare, sono della vecchia (vecchia-vecchia?) scuola.

E un tranquillo weekend di paura attende un po' tutti noi appassionati e professionisti del fumetto all'imminente Lucca Comics & Games. Quest'anno sarò in giro tutti e quattro i giorni in una fiera che sarà, al solito, affollatissima --quest'anno anche di ospiti ammerigani, ma non ripeterò qui cose che già sapete di certo. Chi di voi volesse trovarmi (per firme, chiacchiere o debiti insoluti) mi troverà ad orari imprecisati alla "Area MYTICO" dello stand Edizioni BD (Stand E227, padiglione di Piazza Napoleone) dove potrete trovare tutti i numeri usciti finora, nel caso ve ne foste persi qualcuno. Poi venerdì esce il trentesimo numero della serie, con il quale ho qualcosa a che fare, ma di quello parliamo domani.

venerdì 5 ottobre 2012

Sisifo e Thanatos sulla cover di MYTICO! 26

Un'altra bella illustrazione di Paolo Martinello fa da copertina all'ultima (ma non ultima) fatica "mytica" del sottoscritto, in edicola da oggi. Paolo ha realizzato tutte le copertine della serie, impresa non da poco, confrontandosi con i diversi soggetti in modo sempre diverso. E io devo ringraziarlo perché le cover realizzate per i miei numeri le ho sempre trovate particolarmente belle, come questa.
(quella di Dedalo e Icaro resta la mia preferita)
Ai disegni ritroviamo Mario Del Pennino, con il quale avevo già lavorato, che si è visibilmente divertito con la versione di questo mito che abbiamo reso. La sua resa del Thanatos da me descritto, che affianca il povero Sisifo anche sulla cover, è davvero notevole. Anche se nel mito, in realtà, fa un po' la figura del fesso.

Vi lascio con un piccolo quiz su questo numero...
Quale artificio narrativo ho usato per rendere la storia del "signore dell'inganno"?
La risposta è semplice ma non ovvia.
Un nonpremio a chi indovina.

giovedì 4 ottobre 2012

And the winner is...


Spettacolare.
Sono sicuro che sarete d'accordo con me, la statuetta del premio Carlo Boscarato è davvero una bellezza --e pesa come un trono! Riceverla dalle mani di Nicola Ferrarese domenica scorsa, a Treviso, è stata una soddisfazione, un onore e soprattutto una sorpresa.
Prima di tutto perché i colleghi e amici con cui ero stato nominato sono tutti professionisti dalle indubbie qualità, e a qualcuno di loro devo anche da bere perché avevamo scommesso e chi vince paga. Ma soprattutto perché in quindici anni di carriera è la prima volta che vinco un premio.*
(*non è del tutto vero ma ne parliamo dopo)

Il che forse la dice lunga sulla qualità della roba che ho scritto prima di 99 GIORNI, ma tant'è. Facili auto ironie a parte, mi ha fatto davvero piacere essere premiato da una giuria fatta di professionisti del settore (ma non solo) che rende il Premio Boscarato uno dei più prestigiosi.
Foto di gruppo per finire, tutti con le loro statuette (che lascia fare, battono le targhette tipo un miliardo a zero), e io accosciato in modo pezzente a sinistra perché ho trovato traffico in corridoio e rischiavo di none esserci. Che poi quello accosciato accanto a me è Paolo Bacilieri, quindi va benissimo così.
Come vedete, non sto zitto nemmeno nelle occasioni ufficiali
E che dire della fiera? L'accoglienza di Alpo, Nicola e di tutto il gruppo di Fumetti in TV, con i suoi volontari attivissimi, è impeccabile e sempre piacevole. Questa è una fiera che merita di diventare grande davvero. Perché, come la città che la ospita e che ho finalmente girato un po', è già parecchio bella.

(*) che ci sarebbe anche lo Spinetingle Award per il Best Crime Graphic Novel vinta da me e Kristian Donaldson lo scorso maggio, sempre grazie a 99 DAYS e del quale non ho MAI dato notizia qui sul blog perché sono pessimo, ma prometto di parlarne presto**. Che tanto ormai è tardi, quindi per ora diamo attenzione al Carlo Boscarato. Ma vuoi mettere? Vuoi mettere?
Adesso vi rimetto la statuetta scolpita da Roberto Marchiori, che è così bella che non serve che aggiunga altro per capire che non volete mettere.
Larry Yuma è il #boscar, signore e signori

(**) mentre del premio Fumo di China come Miglior Traduttore vinto nel lontano 2001 probabilmente non parleremo mai, anche se fu un piacere riceverlo. Peccato fosse una targa...