sabato 29 dicembre 2012

[Diario] Se questa è la fine

Rubo prepotentemente il titolo di questo post all'ultimo numero di MYTICO!, il trentottesimo (trentottesimo, per dio!), in edicola da ieri e di cui vedete qui accanto la copertina del solito e bravissimo Paolo Martinello.
Lo faccio perché, arrivati alla fine di questo 2012, è tempo di bilanci e di buoni propositi per l'anno che verrà. Ma è anche, finalmente, la scusa per tornare qui su Breakfast e scrivere come non riuscivo a fare da settimane. Un chiaro, ultimo sintomo di quello che è stato l'andazzo negli scorsi mesi.

La prima cosa che dirò, con somma sorpresa di chi mi conosce meglio, è che sono tutto sommato soddisfatto dell'anno che tra breve ci lasceremo tutti alle spalle.
Perché l'ho cominciato scrivendo le sceneggiature per una breve serie di cartoni animati (ve lo ricordate GOODHERO?), per poi gettarmi a capofitto nella lavorazione di MYTICO!, realizzando sette episodi della serie e avendo la fortuna di lavorare con artisti giovani (alcuni un po' meno) che hanno reso al meglio le versioni del mito che mi ero messo in testa di raccontare.
Non mi stancherò mai di rilevare l'importanza che la produzione di RCS ha significato per il mercato italiano. Mi aspetto di vedere i frutti del lavoro che la squadra di MYTICO ha realizzato, seminando il terreno per (spero) future proposte editoriali rivolte a un pubblico, quello più giovane, che deve essere recuperato al fumetto. Credo si possa dire che ci siamo riusciti, cercando di fare del nostro meglio.
E spero che la squadra possa ricomporsi --e magari allargarsi-- in una nuova esperienza. Presto.

Se voglio evitare di commuovermi, che lo sanno tutti che sono un cuore tenero sotto l'apparente scorza da sbirro cattivo, dobbiamo andare avanti con il bilancio di fine anno.
Che mi ha portato due premi due, uno più inatteso dell'altro, entrambi grazie a 99 GIORNI. Del secondo, il superbo Boscar vinto a Treviso come Miglior Sceneggiatore, ho già parlato, mentre del primo --incredibilmente-- mai. Avevo solo accennato alla candidatura allo Spinetingler Award che 99 DAYS si era guadagnato l'inverno scorso, ma non avevo mai detto, qui sul blog, che io e Kris Donaldson alla fine lo abbiamo vinto. Era la prima volta che vincevo un premio internazionale, che alla fine ho scoperto essere piuttosto importante quando ho visto che diversi scrittori, nella loro pagina di Wikipedia, citavano con una certa enfasi la candidatura allo Spinetingler Award.
Grande soddisfazione, quindi? Be', sì, checcazzo.

Sul finire dell'anno mi sono anche concesso di tornare, per gli amici di saldaPress, a tradurre un fumetto, che vedrete nel 2013, divertendomi un sacco con il Thief Of Thieves di Robert Kirkman (basterà dire The Walking Dead e ho detto tutto) e Shawn Martinbrough. Poi mi sono messo/rimesso a lavorare su due progetti a cui tengo molto, uno nuovo e uno... meno, ho posto le basi per completare lavori in sospeso e per tutto quello che succederà in un 2013 che mi auguro sia impegnativo come si prospetta.


Poi, ovviamente, ci sono state le (tante!) lezioni alle Scuole Internazionali di Comics, che mi danno sempre modo di crescere e imparare dai miei stessi allievi --anche se alle volte lasciano senza fiato-- le tante fiere a cui ho preso parte e le persone con cui ho avuto a che fare, per lavoro o nella vita di tutti i giorni, che hanno reso questa annata di volta in volta piacevole, difficile, eccitante, sconvolgente.
Roba da trottole, insomma...

E nel 2013, allora? Be', se questa è la fine, nel 2013 si torna.
Più determinati che mai.

mercoledì 21 novembre 2012

[Diario] Liquida

Non è importante, ma non ha potuto fare a meno di notarlo. E tutto per caso. Per colpa di un bar chiuso che obbliga un caffeinomane abitudinario a fare cinquanta metri in più, fino alla pasticceria all'angolo. E nel tempo necessario a consumare la sua dose pomeridiana, il suddetto caffeinomane nota diverse cose.
Come i tatuaggi inconsueti per una barista, forse sui trentacinque, dall'aria serissima e professionale. Design tribali, di quelli non esattamente rassicuranti, geometrie che spariscono sotto le maniche a tre quarti, una scritta sul polso che il caffeinomane non fa in tempo a leggere. E poi un bracciale nero, a metà avambraccio, decorato con tanti piccoli teschi. Non calaveras messicane. Teschi. Ma niente di tutto questo è quello che dà un senso a queste poche righe.
I suoi movimenti.
Fluidi.
Esagerati.
Teatrali.
Scivola sul pavimento agitando le braccia come tentacoli gentili. Per disporre piatti, tazze, cucchiai, passando dal bancone alla macchina del caffè e ritorno, veloce e aggraziata.
Ipnotica.
Liquida, appunto.

sabato 17 novembre 2012

[Da Non Perdere] Cesena Comics & Stories 4 e Scriba 1


Weekend davvero interessante, questo, per gli appassionati di fumetti e di scrittura a tutto campo.
A Cesena si tiene la quarta, ricchissima edizione di Cesena Comics & Stories, iniziata già da una settimana e che arriva al clou con gli ospiti di questo fine settimana. Nomi già ben noti agli appassionati che sapranno sicuramente animare la cittadina romagnola come si deve. Leo Ortolani, Giuseppe Camuncoli (il Cammo, proprio lui) e Alessandro Vitti sono solo tre dei tanti ospiti del festival --Tuono Pettinato è una garanzia, e quest'anno guadagna una lunghezza sul sottoscritto, che non ci sarà, arrivando a un totale di quattro edizioni su quattro.
Come sempre, l'attenzione di CCS è puntata su quel "invito alla lettura" che da sempre caratterizza la passione con cui Barbablù, l'associazione che la organizza e gestisce, agisce sul territorio con laboratori per bambini e ragazzi. Un ospite come Giusi Quarenghi, che se non conoscete vi consiglio di leggere, specie se avete dei figli, ne è la prova vivente.
Io, come già ho detto, quest'anno non ci sarò, ma faccio il mio miglior in bocca al lupo ai ragazzi e sono convinto che andrà benissimo.
Ah, se state pensando di fare un salto, magari vale la pena sapere che CCS4 è un festival ad accesso gratuito al 99% degli eventi. Cosa rara.

Ma di scrittura (e di lettura) si parlerà anche a Bologna. Ieri è iniziato, infatti il festival Scriba. dedicato ai tanti modi dello scrivere e organizzata con la partecipazione della Bottega Finzioni di Carlo Lucarelli. Il programma di questa edizione è davvero interessante e la conferenza di ieri mattina, a cui ho preso parte come docente di sceneggiatura, vedeva presenti quasi tutte le scuole di scrittura (creativa, multimediale, eccetera) presenti sul territorio. Un elenco? Eccolo: Scuola Internazionale di Comics (di Reggio Emilia, nel nostro caso), Scuola Holden, Luiss Writing School, Scuola d'Arte Cinematografica Gian Maria Volontè, Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, Scuola di Fumetto Online e Scuola di Scrittura Omero (la prima mai aperta in Italia). Una bella occasione di confronto per chi si occupa di formazione di questo tipo e un vero piacere dal punto di vista umano --nuovi incontri e un'ospitalità davvero inconsueta. Il festival ha poi preso il via nel pomeriggio, con una serie di incontri che occuperanno tutto il weekend nel centro di Bologna.
Di sicuro un evento da tenere d'occhio e destinato a crescere.

venerdì 16 novembre 2012

[Da Non Perdere] La fine di un viaggio (per qualcuno, almeno)


Eccola qui.
È la copertina di MYTICO! 32, che trovate oggi in edicola. Ed è anche la fine del mio personale viaggio in qualità di membro della strana "ciurma" che sta portando verso la meta questa sorprendente trireme carica di storie e riletture dei miti classici.
Come forse saprete già in tanti, il trentottesimo numero della serie sarà l'ultimo di questa prima, straordinaria stagione di MYTICO! a cui, come si diceva durante l'affollata conferenza a Lucca Comics, si spera che RCS voglia dare un seguito. Una delle ragioni, tra le più importanti per il sottoscritto, è quella di non disperdere una gruppo di lavoro che ha funzionato alla grande e con il quale sarei contento di ritrovarmi a lavorare.
Per una volta, lasciatemi ringraziare coloro che si sono sempre dati da fare dietro le quinte, quelli che hanno fatto sì che la micidiale frequenza settimanale non venisse mai mancata e che la qualità della serie fosse garantita, gli stessi i cui nomi alle volte sfuggono all'attenzione del lettore. Persone come Monica Manzoni, il cui contributo come editor è stato vitale per tutti noi (per non parlare della sua pazienza), Marco Schiavone che ha coordinato il lavoro fin dall'inizio, insieme a Fabio Licari, che non ha bisogno di presentazioni, credo, e Francesco Grizzaffi, i nostri "agenti" in RCS. Un quartetto davvero notevole, che ha voluto questo progetto e con passione lo ha reso una realtà e il successo di vendite e di pubblico che fanno di MYTICO! un evento editoriale significativo, forse il più importante di questo 2012 --e qui lancio una sfida a chi di solito si occupa di fare queste valutazioni critiche.*

Della storia di questa settimana vi dirò solo che ci troverete Ulisse come protagonista (personaggio al quale sono particolarmente affezionato, ma per ora non diremo altro) e Moreno Dinisio ai disegni, bravo come aveva già dimostrato di esserlo in occasione della nostra prima collaborazione.
Spero vi divertirete con questo (mio) ultimo giro di giostra e che resterete a bordo per scoprire un segreto che ha fatto da subplot a tutta la serie e sul quale avrete indizi importanti anche in questo numero --che, ammettiamolo, ha un titolo che spacca, merito di un suggerimento del sempresulpezzo Giuseppe Cammo Camuncoli.
Buona lettura!

(*e in effetti ho qualche idea riguardo a cosa fare e come potrebbe essere fatto.)

mercoledì 14 novembre 2012

Da Lucca all'Antro Atomico


Magari è un po' diverso dal ben noto personaggio che ne ha ispirato il nome, ma vi garantisco che il Dottor Manhattan è una vera bomba. Ci siamo conosciuti qualche mese fa a Mantova Comics e finalmente rivisti alla scorsa Lucca, ed è stato un vero piacere. Abbiamo parlato parecchio, di tanta roba che nemmeno noi sappiamo bene, ma iniziate a temere il giorno in cui lo capiremo davvero.
Conoscendo la sua passione per il bresslinz, gli ho procurato una copia di QUEBRADA che pare abbia gradito tanto da venir nominata, in ottima compagnia, sul suo celebre blog.
Sono nell'Antro Atomico, insomma. Ed è un vero onore.

Per il resto, Lucca è andata bene ed è stata piacevole. Alla soddisfazione di rivedere amici e colleghi, si è aggiunta la scoperta (per la prima volta a contatto con il pubblico) di quanto MYTICO! abbia saputo conquistare un pubblico di giovanissimi ma anche di lettori più navigati.
Poi ci sono stati incontri professionali i cui risultati spero potremo vedere presto, ma di questo parleremo a tempo debito.
Intanto mi preparo all'ultima mia uscita mytica...

giovedì 1 novembre 2012

Facciamo 30… (last minute news per Lucca 2012)



Questo è un pezzo che avrei dovuto scrivere ieri, perché da oggi saranno probabilmente sempre meno quelli che avranno modo di leggerlo. Perché, come me, andranno un po’ tutti a Lucca.
Speriamo che la pioggia non rovini anche quest’anno la convention più incasinata, rumorosa e trafficata del Belpaese. Come si diceva già QUI, sarò reperibile allo stand Edizioni BD in qualità di autore di MYTICO!
Che proprio venerdì esce con il suo trentesimo numero, signori. E lasciatemelo dire, è un vero piacere tenere a battesimo un simile anniversario per questa produzione RCS che ha sorpreso molti operatori del settore (me incluso) per il successo che ha avuto. Sono tanti i lettori, per lo più giovani ma non solo, che si sono appassionati ai miti greci raccontati omaggiando i maestri del fumetto supereroistico della Silver Age.
Questo numero, che ho scritto per i disegni del bravissimo Nicolò Assirelli, tratta di una storia piuttosto oscura, basata sulla tragedia omerica degli Epigoni, andata purtroppo perduta per sempre e su quella che ne è il prequel dal titolo che fa tanto, tanto western (che come molti sanno, è un mio debole da sempre), cosa che si avverte in modo deciso già dall'affollata copertina realizzata, come sempre, dall'ottimo Paolo Martinello.
Lo troverete in edicola ma non, purtroppo, allo stand E227 (Padiglione Napoleone) a Lucca Comics, dove troverete però il sottoscritto, pronto a stappare comunque lo spumante per “festeggiare” il trentesimo compleanno di MYTICO!

martedì 30 ottobre 2012

Un tranquillo weekend di paura


Quando vidi Deliverance per la prima volta, in tivvù, ero un ragazzino. E fu un'esperienza sconvolgente. All'epoca (tanti anni fa, gente), le televisioni nazionali erano soliti passare film seri, per non dire con i controcoglioni, invece delle penose fiction odierne. Quella sera, a casa da solo con salotto tutto mio, patatine e Fanta, mi misi a guardare un film dal titolo accattivante che suonava anche un po' horror. Ma Un Tranquillo Weekend di Paura era ben altro. E agli occhi di un dodicenne appassionato di tutto ciò che poteva essere soprannaturale, una violenza così realistica apparve come una terribile rivelazione. Le sparatorie dei tanti western che avevo fin lì amato non potevano nulla contro l'arco e le frecce di Burt Reynolds, che in questo film trasuda machismo anni '70 anche senza il suo baffo trademark. Per non parlare del resto... ma non rovinerò la visione a chi tra voi ancora ha questa grave mancanza. Vi basti l'assaggio qui sotto per capire che le cose, per i quattro cittadini in gita lungo il fiume, si metteranno presto male, e i (famosissimi!) Banjo Duellanti ne sono il sinistro presagio.
Be', io stasera Deliverance l'ho rivisto, al cinema sotto casa, grazie all'unica pellicola italiana ancora esistente --l'effetto Lomo della pellicola arrossata era a suo modo fantastico. Era un'occasione che non potevo lasciarmi sfuggire, visto che avevo pochi mesi quando uscì nelle sale, ed è lì che mi piacere vederli, i film. Che ci volete fare, sono della vecchia (vecchia-vecchia?) scuola.

E un tranquillo weekend di paura attende un po' tutti noi appassionati e professionisti del fumetto all'imminente Lucca Comics & Games. Quest'anno sarò in giro tutti e quattro i giorni in una fiera che sarà, al solito, affollatissima --quest'anno anche di ospiti ammerigani, ma non ripeterò qui cose che già sapete di certo. Chi di voi volesse trovarmi (per firme, chiacchiere o debiti insoluti) mi troverà ad orari imprecisati alla "Area MYTICO" dello stand Edizioni BD (Stand E227, padiglione di Piazza Napoleone) dove potrete trovare tutti i numeri usciti finora, nel caso ve ne foste persi qualcuno. Poi venerdì esce il trentesimo numero della serie, con il quale ho qualcosa a che fare, ma di quello parliamo domani.

venerdì 5 ottobre 2012

Sisifo e Thanatos sulla cover di MYTICO! 26

Un'altra bella illustrazione di Paolo Martinello fa da copertina all'ultima (ma non ultima) fatica "mytica" del sottoscritto, in edicola da oggi. Paolo ha realizzato tutte le copertine della serie, impresa non da poco, confrontandosi con i diversi soggetti in modo sempre diverso. E io devo ringraziarlo perché le cover realizzate per i miei numeri le ho sempre trovate particolarmente belle, come questa.
(quella di Dedalo e Icaro resta la mia preferita)
Ai disegni ritroviamo Mario Del Pennino, con il quale avevo già lavorato, che si è visibilmente divertito con la versione di questo mito che abbiamo reso. La sua resa del Thanatos da me descritto, che affianca il povero Sisifo anche sulla cover, è davvero notevole. Anche se nel mito, in realtà, fa un po' la figura del fesso.

Vi lascio con un piccolo quiz su questo numero...
Quale artificio narrativo ho usato per rendere la storia del "signore dell'inganno"?
La risposta è semplice ma non ovvia.
Un nonpremio a chi indovina.

giovedì 4 ottobre 2012

And the winner is...


Spettacolare.
Sono sicuro che sarete d'accordo con me, la statuetta del premio Carlo Boscarato è davvero una bellezza --e pesa come un trono! Riceverla dalle mani di Nicola Ferrarese domenica scorsa, a Treviso, è stata una soddisfazione, un onore e soprattutto una sorpresa.
Prima di tutto perché i colleghi e amici con cui ero stato nominato sono tutti professionisti dalle indubbie qualità, e a qualcuno di loro devo anche da bere perché avevamo scommesso e chi vince paga. Ma soprattutto perché in quindici anni di carriera è la prima volta che vinco un premio.*
(*non è del tutto vero ma ne parliamo dopo)

Il che forse la dice lunga sulla qualità della roba che ho scritto prima di 99 GIORNI, ma tant'è. Facili auto ironie a parte, mi ha fatto davvero piacere essere premiato da una giuria fatta di professionisti del settore (ma non solo) che rende il Premio Boscarato uno dei più prestigiosi.
Foto di gruppo per finire, tutti con le loro statuette (che lascia fare, battono le targhette tipo un miliardo a zero), e io accosciato in modo pezzente a sinistra perché ho trovato traffico in corridoio e rischiavo di none esserci. Che poi quello accosciato accanto a me è Paolo Bacilieri, quindi va benissimo così.
Come vedete, non sto zitto nemmeno nelle occasioni ufficiali
E che dire della fiera? L'accoglienza di Alpo, Nicola e di tutto il gruppo di Fumetti in TV, con i suoi volontari attivissimi, è impeccabile e sempre piacevole. Questa è una fiera che merita di diventare grande davvero. Perché, come la città che la ospita e che ho finalmente girato un po', è già parecchio bella.

(*) che ci sarebbe anche lo Spinetingle Award per il Best Crime Graphic Novel vinta da me e Kristian Donaldson lo scorso maggio, sempre grazie a 99 DAYS e del quale non ho MAI dato notizia qui sul blog perché sono pessimo, ma prometto di parlarne presto**. Che tanto ormai è tardi, quindi per ora diamo attenzione al Carlo Boscarato. Ma vuoi mettere? Vuoi mettere?
Adesso vi rimetto la statuetta scolpita da Roberto Marchiori, che è così bella che non serve che aggiunga altro per capire che non volete mettere.
Larry Yuma è il #boscar, signore e signori

(**) mentre del premio Fumo di China come Miglior Traduttore vinto nel lontano 2001 probabilmente non parleremo mai, anche se fu un piacere riceverlo. Peccato fosse una targa...

giovedì 27 settembre 2012

QUEBRADA a Treviso


Come anticipavo QUI, da domani sarò ospite al Treviso Comic Book Festival per inaugurare, domenica mattina, la mostra di QUEBRADA che vedrà esposte tavole di Andrea Accardi, Giuseppe Camuncoli, Werther Dell'Edera & Lorenzo Ruggiero, Grazia Lobaccaro e il sottoscritto, umilmente presente con alcuni design "d'epoca".
La mostra sarà inserita nella mostra Sport e Fumetto che è il tema portante dell'edizione 2012 di questo festival che ha saputo distinguersi nel panorama italiano per l'attenzione alle tante tipologie di fumetto che ci sono in giro, tutte trattate con grande attenzione. Alberto "Alpo" Polita e Nicola Ferrarese, che per me sono Treviso Comics,  organizzano con passione, insieme ai tanti volontari, una fiera bella e interessante, ricca di mostre e (tanti!) ospiti.
La prima volta che feci loro visita senza preavviso, due anni fa, mi trovai catapultato in un ambiente amichevole e accogliente, che mi lasciò la voglia di tornare.
Ed eccomi qui, di nuovo pronto a passeggiare per le strade della bella cittadina veneta, in versione ospite e candidato al Premio Carlo Boscarato. Ma mi ripeto, quindi la tengo breve.
Fate un salto a Treviso questo weekend, soprattutto se non ci siete mai stati. E vedrete che farete la mia fine, e ci tornerete volentieri.
(Il TCBF è anche su FacebookTwitter.)

mercoledì 26 settembre 2012

[Da Non Perdere] Sono Cose Serie

Quello che vede qui sopra è il banner che apre la pagina Facebook di Sono Cose Serie, il sito dedicato alla passione per tutto ciò che è seriale, dai fumetti, alle serie televisive, alla letteratura.
Questa sera, a partire dalle 20:00 circa, avrò il piacere di essere ospite di Paolo Ferrara, Matteo De Simone e Michelangelo Alesso per una chiacchierata sul fumetto e chissà che altro.
C'è anche un piccolo concorso, a quanto pare, ma qui non vi dirò altro. Toccherà sentire il mio sproloquio
Potrete sentire il sottoscritto che blatera in streaming su Radioohm e mandare in tempo reale le vostre domande via mail a sonocoseserie@radioohm.it o via twitter su @sonocoseserie.

Per chi fosse curioso di sentire che caspita ho da dire, ma non riuscisse a sentire la diretta, sarà presto disponibile il podcast da scaricare --di cui darò notizia qui quanto prima.

venerdì 14 settembre 2012

MYTICO! e la Chimera?


Sì.
Nel numero 23 di MYTICO! in edicola oggi, disegnato dal bravo Moreno Dinisio, c'è proprio la Chimera, affrontata da un Bellerofonte che renderà felici i fan di Game of Thrones.
...un piccolo aiuto
Mi spiego... quando ho dato a Moreno le indicazioni per il design del protagonista, gli avevo detto di usare gli occhi di Sandokan o di un altro personaggio della serie tratta dai libri di George R. R Martin, perché avesse un livello di magnetismo mai raggiunto dagli altri protagonisti della serie. Qualcuno se n'è già accorto guardando la copertina...

Il punto di domanda nel titolo invece fa riferimento a un altro tipo di "chimera": quella della distribuzione. Molti hanno lamentato difficoltà nel reperire MYTICO in edicola, specie nelle settimane agostane, prova che la professionalità dei distributori va in vacanza ad agosto, all'italiana. Il problema, mi è stato detto, è dovuto alla natura del fumetto, che è un allegato settimanale e quindi non vive in edicola di "vita propria", ma solo legato al quotidiano. E se contate che molte edicole ricevono un numero di copie costante che sono quasi sempre prenotate dai lettori affezionati (che di per sé è una cosa splendida!), si fa dura per i lettori occasionali trovare copie in edicole a caso. Conosco lettori che hanno un patto di ferro con l'edicolante che custodisce gelosamente la preziosa uscita settimanale, costi quel che costi.
Speriamo che le cose migliorino a livello distributivo mentre MYTICO va avanti e compie l'allungo verso Lucca.
E oltre.
Fwooomm, appunto

venerdì 24 agosto 2012

[Da Non Perdere] La Mirabolante Lotteria Zironi


Il terremoto del 20 e 29 maggio 2012 ha colpito l'Emilia con violenza inattesa e brutale. Lo sappiamo tutti, certo, e forse un po' ce lo stiamo dimenticando, persi come siamo nel subbuglio di notizie che ogni giorno vengono servite a ore pasti agli italiani. Ma le persone che abitano nei paesi più colpiti, Cavezzo, Novi di Modena, Finale Emilia e tanti altri, sono ancora lì alle prese con il guaio che è capitato loro addosso. Non si sono fermati un attimo nemmeno in questa estate calda e da siccità, impegnati come sono a riportare la normalità nelle loro vite.
Molte case sono rimaste gravemente danneggiate e necessitano di lavori urgenti e alle volte massicci per poter essere salvate. Il governo ha promesso un rimborso dell'80% della cifra spesa per il ripristino, ma i cittadini interessati dovranno intanto anticipare le somme per i restauri, cosa non da poco.
Una di queste persone è Giuseppe Zironi, amico e burbero scrittore multi talentuoso che noi fumettari reggiani spesso paragoniamo al Rasputin di Hellboy.
E provate a dire di no
La bellissima Corte Zironi, che appartiene alla famiglia di Beppe da qualche generazione, è stata pesantemente danneggiata dal terremoto e con l'autunno alle porte, le piogge in arrivo (e dopo un'estate così, si salvi chi può, ragazzi....) rischiano di devastarla in modo irreparabile. Per aiutarlo a rimetterla in sesto quanto prima possibile, tanti amici disegnatori, illustratori e artisti, hanno donato 111 (!) tavole originali per un evento che è stata battezzato Corte Zironi vs Terremoto e che terminerà il 31 agosto. Non farò un elenco parziale di nomi per non fare torto a nessuno, ma QUI trovate tutte le tavole e vi basti sapere che ci sono bestie rare e famose, tra loro.
In pratica, si tratta di una lotteria dove i partecipanti acquistano uno (o più) biglietti, dei 111 disponibili, che permetteranno loro di diventare proprietari di una (o più) delle tavole messe in palio. L'assegnazione sarà assolutamente casuale, come in ogni riffa che si rispetti.
Per partecipare basta iscriversi e seguire il regolamento che trovate QUI e QUI, senza alcun bisogno di partecipare fisicamente ad alcun evento. Se avete, culo, insomma, vi basterà stare seduti all'ombra di un portico da qualche parte per cercare di accaparrarvi un originale del vostro autore preferito. E se anche non succedesse, diventerete proprietari di un'altra opera di un professionista di fama (inter)nazionale e darete un significativo contributo per salvare una meraviglia architettonica messa in pericolo dal terremoto.
Ne vale la pena, credo.

giovedì 23 agosto 2012

[Festivàl] Disegni Diversi, a Fano


Vi segnalo volentieri la prima edizione di un festivàl (ma quanto è bella questa parola?! e allora ci mettiamo l'accento retró e inauguriamo una nuova rubrica, via!) del fumetto tutto nuovo.
Si chiama Disegni Diversi e si terrà a Fano da venerdì 31 agosto a domenica 2 settembre.
Michele Petrucci, che della Fano fumettistica è un po' il ras del quartiere, a mio insindacabile giudizio, ne da notizia QUI, sul suo blog e QUESTA è la pagina Facebook.
Un programma fitto, messo insieme con passione e pochi soldi che prevede tanti eventi, ospiti e workshop gratuiti. Si terrà anche la premiazione per il concorso Diversi e Uguali tenutosi questa primavera/estate. Non c'è che dire: per essere una prima edizione, i ragazzi della Rule-Hot hanno dato prova di saper organizzare le cose come si deve.
Mi spiace non poterci andare --salvo colpi di testa last minute... la adoro, questa cittadina marchigiana-- ma invito chi può ed è curioso di scoprire un nuovo festivàl (dai... sa di anni '60 con l'accento, no?) a non mancare.
L'anno prossimo mi organizzo per esserci, promesso.

mercoledì 22 agosto 2012

[Diario] Senza titolo


Della serata di inaugurazione della mostra di Dino Battaglia ho già parlato in un'altra triste occasione.
Fu l'ultima uscita pubblica/ufficiale, mi è stato detto, di Sergio Bonelli.
Ma fu anche la serata in cui, per la prima volta, ebbi occasione di stringere la mano e scambiare due parole con un altro maestro internazionale del fumetto.
Sergio Toppi aveva l'aspetto di un nonno simpatico, che scherzava con l'amico e collega Sergio riguardo alla sua sordità e quando gli venne chiesto di dire due parole su Battaglia, be', quello fece.
Poche, sincere parole, dette con voce sottile. Parole che parlavano di un amico che se n'era andato troppo presto.
Toppi lo conoscevo fin da bambino, quando vedevo le sue storie piene di disegni stupefacenti, intricati, bellissimi anche per chi, come me, ancora non conosceva l'arte e il design che tanto hanno influenzato --e tanto devono-- all'arte del maestro. Ho però imparato ad apprezzarlo solo più tardi, "da grande", quando la mia visione del fumetto si è ampliata a forme più adulte e sperimentali.
Il suo uso della vignetta scontornata, le sue violazioni della griglia, che rendevano ogni tavola un piccolo capolavoro, sono ormai note a tutti. Ma nessuno prima di lui le aveva rese così uniche, arricchite di un senso della composizione raro (e detto così è un vero eufemismo).
Nei miei viaggi all'estero, e in particolare negli Stati Uniti, ho avuto modo di scoprire come molti autori americani ammirassero il suo lavoro, che pure restava pressoché sconosciuto ai loro lettori. Toppi era un artists' artist, un artista ammirato e noto agli altri artisti.
Sono felice di aver avuto quella breve occasione per fargli i complimenti e ringraziarlo personalmente per il suo lavoro. E poi aveva un'aria così... umana, semplice.
Mi sa che non ne facciano più, così.

Ma questo torrido agosto s'è portato via un altro maestro, quel Joe Kubert che invece non ho mai avuto occasione di incontrare. Non serve che sia io a dire quanto Kubert ha fatto per il fumetto americano di genere, senza dimenticare il suo Texone o graphic novel come Fax From Sarajevo e Yossel.
Quando incontrai suo figlio Andy, alla New York Comicon, gli dissi quanta paura mi facevano le sue storie del Soldato Fantasma (titolo italiano di Unknown Soldier che per qualche ragione ho sempre trovato perfetto) e ci siamo fatti due risate insieme.
Kubert se n'è andato dieci giorni fa, lasciandosi dietro un'eredità strabiliante, che comprende storie raccontate con maestria, due figli (Andy e Adam) che portano avanti la "tradizione di famiglia" con successo e la più longeva scuola di fumetto americana, quella The Kubert School che ha sfornato negli anni tanti talenti finiti a lavorare per le due major americane.
Con la sua solita, tagliente efficacia, Brian Azzarello, che lavorò con lui su Sgt. Rock - Between Hell and a Hard Place, riassunse perfettamente il rispetto che Kubert sapeva ispirare attraverso il suo lavoro quando, rispondendo a una domanda sulla storia realizzata insieme al maestro, disse solo, "Vi beccate 140 pagine di Joe Kubert. Il resto che importa?"

mercoledì 8 agosto 2012

Fumettibelli


Quando mi chiesero l'amicizia via Facebook, andai a visitare la loro pagina prima di accettare.
Lo faccio sempre, quando non conosco qualcuno. Quando accettai, li ringraziai per la richiesta (cerco di farlo, quando posso) e dissi che speravo di non essere mai ospitato sulla loro pagina. Paracula che fosse o meno la mia "battuta", risposero che non avrebbero esitato a recensirmi se me lo fossi meritato.
Non ho fatto in tempo a finire su Fumettibrutti.
Il blog, come tutti ormai sapranno, è stato chiuso per questioni legali, scrivono i responsabili.
Ammetto che ho seguito con un po' di stupore le polemiche, alcune davvero accese, scatenate da un blog che aveva nel suo stesso nome la "missione" che si era dato. Per non parlare del logo che vedete qui sopra. Era un'iniziativa irriverente e rumorosa, certo, ma non ho mai pensato che i tre (?) gestori del sito si considerassero critici. Matteo Stefanelli ne ha parlato qualche tempo fa, a proposito di MYTICO, non credo serva aggiungere granché. Il problema della quantità e della qualità critica, in un settore come il nostro dove a mancare sono soprattutto i lettori, è storia vecchia e sicuramente fornirà materiale per dibattiti più o meno interessanti ancora a lungo.
Quelli di Fumettibrutti, però, credo siano stati presi un po' troppo sul serio, come si fa alle volte con chi incensa certe opere, un problema che internet ha creato e che Facebook rende ogni giorno più evidente --per esempio così, credendo a qualsiasi cosa passi in bacheca.
Qualcuno, anche giustamente, c'è rimasto male (ho amici tra quelli "recensiti" con durezza), ma se è vero ciò che scrivono in merito alla chiusura del sito, riguardo a beghe legali che non credo porteranno a nulla --un blog non è una testata giornalistica e non è tenuto a rettificare affermazioni, in fondo-- credo si sia andati un po' oltre misura.
Parlavano di fumetti che a loro non erano piaciuti. Da lettori. Esperti? Io non lo so, ma loro credo siano liberi di sentirsi tali. Come faccio io. Come facciamo tutti.
E adesso?
Adesso possiamo ricominciare a parlare dei Fumettibelli.
E tutto tornerà come prima.

mercoledì 1 agosto 2012

Chi è GOODHERO?


Se qualcuno di voi ha avuto modo di vedere The Avengers (ne ho parlato e ne riparleremo presto) in una sala della catena Uci Cinema, potrebbe aver visto il trailer che apre questo post. La voce che sentite è quella di Claudio Santamaria, attore e doppiatore (sua è la voce di Batman nella trilogia di Chris Nolan) che, insieme a Claudia Gerini, danno vita alle avventure animate di GOODHERO.
C'è dell'altro, ovviamente, ma prima meglio fare una piccola presentazione.
All'inizio di quest'anno sono stato contattato da Piano B, agenzia  di comunicazione di Milano, per occuparmi delle sceneggiature di una serie di cortometraggi che avrebbero avuto per protagonista la bionda eroina Goodhero, già apparsa in una prima serie di brevi cartoni nel 2011. Le intenzioni di Piano B per questa "seconda stagione", però, erano di alzare il tiro rispetto a quanto fatto in precedenza, in particolare sulla cosiddetta target audience potenziale. La serie, prodotta da Goodyear insieme a D'Antona & Partners col patrocinio del Ministero dell'Interno e della Gioventù e il sostegno di Polizia di Stato, Cittadinanzattiva e CTS, puntava a raggiunere un pubblico di ragazzi tra i 17 e i 25 anni per poter svolgere la funzione di campagna educativa per la guida in sicurezza.
L'idea era quella di dare a questa nuova stagione un taglio più "adulto", che strizzasse l'occhio ai comics americani. Per questa ragione il redesign del personaggio e degli ambienti era già stato affidato all'Italian Job Studio (nello specifico a due dei suoi artisti, quei Giuseppe "Cammo" Camuncoli e Riccardo "Burch" Burchielli che sono pure amici). Dopo una prima riunione, ho iniziato a rielaborare a mia volta il concept di base e stendere i soggetti, insieme ai colleghi di The Dees, per poi iniziare una corsa contro il tempo che mi ha portato, in meno di due mesi e con mille altri impegni sovrapposti, a scrivere, correggere, rivedere, modificare e completare le cinque sceneggiature che i ragazzi dello studio Cartobaleno hanno iniziato ad animare da subito.
È stata un'esperienza lavorativa interessante e una sfida nuova, dato l'alto livello di collaborazione che tutte le diverse parti hanno contribuito a creare.
All'inizio di aprile, poi, sono sceso a Roma, dove è stato effettuato il doppiaggio. Non credo di poter descrivere a dovere la professionalità e la disponibilità di Caludio Santamaria, di Claudia Gerini e di Guglielmo "Willwoosh" Scilla, che hanno doppiato i diversi personaggi della serie.
A cui tocca fare una foto scema
È stato davvero un piacere lavorare con loro e vedere il rispetto che avevano anche per il mio lavoro --spesso mi sono trovato a suggerire passaggi e chiarire stati d'animo dei personaggi per contribuire a rendere più efficaci le battute da recitare.
Il cast e la produzione si è poi ritrovata al cinema Anteo di Milano in occasione della presentazione ufficiale della seconda stagione di GOODHERO, il 17 maggio.
Addobbo esterno
Addobbo barbuto

Addobbo Interno
Il cast in parata, con Goodhero in volo sullo schermo


Che è anche il giorno in cui è andato online il primo dei cinque episodi che, con cadenza mensile, vengono postati sul canale di Goodhero TV. Seguendo il link troverete anche qualche extra, come il suddetto trailer abbinato a The Avengers e un saluto che Giorgio Chiellini ha mandato in occasione della presentazione a cui non aveva potuto prendere parte causa infortunio, e che io vi appiccico qui sotto.


Il giocatore ha doppiato se stesso in uno degli episodi e ha sostenuto il progetto (parlandone, per dire, su Twitter nonostante gli Europei che incombevano) così come ha fatto la sua squadra, la Juventus. Cosa che ha garantito a GOODHERO una visibilità notevole e permesso di raggiungere, a mio avviso, il pubblico a cui è destinato.
Una bella esperienza, insomma, della quale volevo parlare già da tempo. Mi farò perdonare per il ritardo con questo piccolo extra inatteso, un backstage del doppiaggio che vede Claudio e Willwoosh impegnati in un'improvvisazione "ciociara" del secondo episodio.
Esilarante.

lunedì 23 luglio 2012

(meno di) 99 GIORNI al Premio Carlo Boscarato 2012

Un post "leggero" per segnalare il Treviso Comic Book Festival, di cui parleremo di nuovo e in modo più approfondito, e la mia candidatura al premio Carlo Boscarato 2012 che proprio nella splendida cittadina veneta viene consegnato. Grazie a 99 GIORNI, mi vedo candidato nella categoria Miglior Sceneggiatore insieme ad altri amici e professionisti, tutti pronti a essere passati al setaccio da una giuria numerosa e piena di esperti di fumetto.
A Treviso ci sarò in qualità di ospite, grazie all'invito di Alberto "Alpo" Polita e Nicola Ferrarese, per tenere a battesimo una mostra (e forse qualcosa di più...) di cui vi parlerò a tempo debito.
Se potete, iniziate a pianificare una visita a Treviso nel weekend dal 28 al 30 settembre.
Ne vale davvero la pena.

giovedì 19 luglio 2012

Di MYTICO! 15, Orfeo, Gaiman e molto altro


Ormai lo sapete in tanti.
MYTICO! continua, dopo aver superato bene la prova delle edicole, le critiche affrrettate della prima ora, la difficoltà di produrre tanto materiale (si esce ogni settimana, signori... un assedio degno di Troia) mantenendo alta la qualità. E quindici settimane dopo il suo avvio, è ancora qui a intrattenere i suoi lettori.
Che, se dio vuole, sono soprattutto giovani e, ci si augura, futuri appassionati di fumetti in generale.
E domani, venerdì 20 luglio, esce il #15, il terzo da me scritto, che rappresenta qualcosa di più di un semplice nuovo capitolo --per il sottoscritto, ben inteso.
Intanto perché la storia, come si capisce dalla cover che vedete qui sopra, è quella tragica di Orfeo e della sua sposa Euridice, cosa che avrebbe potuto far tremare un po' i miei polsi di sceneggiatore. Non tanto per la storia, che grossomodo conosciamo un po' tutti, quanto per un precedente di tutto rispetto che, poco più di vent'anni fa, fece della stessa storia l'oggetto delle attenzioni di un team stratosferico. Neil Gaiman e Bryan Talbot non hanno bisogno di presentazioni quindi non vi linko nemmeno le loro pagine su Wikipedia. Vi basti sapere che La Canzone di Orfeo, una specie di annual di The Sandman uscito in epoca pre-Vertigo, fu tra i fumetti che lessi avidamente negli anni in cui decidevo di intraprendere la carriera di sceneggiatore. Il paragone con l'opera di Gaiman sarebbe assurdo e inutile, visto che le storie sono diverse e frutto di epoche distanti, ma vi garantisco che è stato divertente trovare lo stimolo per dare una resa diversa del personaggio che non pagasse dazio alla versione gaimaniana.
Credo (e spero) di esserci riuscito, ma sarete voi a dirlo.
Diverso è di sicuro il taglio grafico, opera di Mario Del Pennino che fa proprio con MYTICO! il suo debutto nel professionismo, anche se lo abbiamo già visto all'opera, tra le altre cose, sugli episodi 13 e 55 del progetto Davvero di Paola Barbato e su Bren Gattonero della Crazy Camper di Tommaso De Stefanis e Mick Bertilorenzi. Fresco di diploma alla Scuola Internazionale di Comics di Reggio Emilia, dove l'ho avuto come studente negli anni scorsi, Mario si è buttato sulle tavole con un entusiasmo che sono certo sarà evidente ai lettori come lo è stato alla redazione, dove il suo lavoro è stato apprezzato.
E se poi penso che anche Michel Mammi, disegnatore di MYTICO! #13, è un ex studente della nostra Scuola (insieme a Serena Pittarello che sta colorando uno dei numeri futuri), be'... son soddisfazioni.
Anche perché Mario ha promesso di offrire da bere... e che Zeus lo fulmini se non sarà così!

mercoledì 30 maggio 2012

[ImparoParoleNuove] Fracking e un sano vaffanculo a seguire


Ci sono tante altre cose di cui vorrei e dovrei parlarvi da un po'. MYTICO!, per dirne una. Ma anche una progetto di animazione a cui ho lavorato, così come le altre cosucce in ballo. Quindi prometto che poi si ricomincia a parlare di fumetti.

Ma oggi inauguro una nuova rubrica.

[ImparoParoleNuove] parte con una parola che viene sbandierata senza alcun senso né logica sui social network.
Il Fracking, appunto.
Non starò a spiegarvi cos'è questa pratica assurda di estrazione di petrolio e gas fossili. Una di quelle americanate irrispettose per l'ambiente a cui siamo, ahimè, un po' abituati.
Ma leggere questi annunci vuoti e poco intelligenti, come quello diffuso via Facebook e partito dal sito Stampa Libera (pensatene quello che volete, io non mi fido di qualcuno che non firma i suoi articoli) riguardo a simili pratiche estrattive in Emilia, be', mi fa incazzare.
Perché io in Emilia ci vivo.
Il terremoto qui a Reggio Emilia lo abbiamo sentito, ma i nostri vicini della "bassa" modenese stanno vivendo un'emergenza e una tragedia terribile. Le case distrutte o danneggiate viste nelle foto e nelle riprese effettuate a Mirandola, Cavezzo e nelle altre cittadine colpite, assomigliano tanto a quelle che mi sono familiari fin da piccolo. Ci voglio bene, all'Emilia, io.
Ed ecco perché i complottisti dell'ultima ora che arrivano con 'sta stronzata del fracking, be', mi fa incazzare. La superficialità con cui siamo in grado di sprecare il nostro tempo sa ancora stupirmi.
Giuro che quello con cui vi saluto, amici dei complotto, non è una rubrica nuova rubrica ma solo il consiglio [RiscoprireUnaParolaSana].
Il vaffanculo.

p.s. potreste occupare meglio il vostro tempo, magari contattando l'Arci di Modena per dare un piccolo contributo concreto.

sabato 31 marzo 2012

99 DAYS candidato per lo Spinetingler Award


Io nemmeno lo sapevo, è stato Andy Diggle a segnalarmelo via Twitter, aggiungendo un "ironico in bocca al lupo", solo questa mattina.
Fondato nel 2004, Spinetingler Magazine è un sito dedicato alle storie che fanno della tensione il loro motore principale. In due parole, mystery & crime. Sul sito potete trovare racconti originali e recensioni di tutto ciò che può darvi "brividi alla schiena", un motto che un po' traduce anche il nome del sito. Libri, fumetti, serie tv e film, Spinetingler copre tutto, a 360°. Dal 2008 poi, lo Spinetigler Award premia, in diverse categorie, le storie migliori che restano sulla lunghezza d'onda della rivista. 99 GIORNI è candidato come Best Crime Comic or Graphic Novel per il 2011. Potete (dovete?) esprimere il vostro voto a QUESTO link.
Che dire? È la prima volta che mi trovo nominato per un premio di livello internazionale e sono contento, a prescindere da come andrà a finire, che Spinetingler abbia candidato il lavoro mio e di Kris Donaldson insieme a quello di diversi grandi autori.
Poi sarei ipocrita a dire che non ci spero.
Quindi smettete di leggere quello che sto scrivendo e correte SUBITO tutti a votare!

mercoledì 14 marzo 2012

[Da Non Perdere] Alan Moore prende posizione, e...


E se me lo chiedete, piscia drammaticamente fuori dal vaso. Ho già detto la mia sul discusso progetto Before Watchmen che la DC Comics ha annunciato un paio di mesi fa. Ognuno di voi ha la sua opinione, quindi è abbastanza ovvio che Alan Moore abbia la sua.
Ma trovo che in QUESTO articolo di Nerdbastards, lo scrittore che ammiro di più da sempre, perda decisamente un'occasione di uscirne da signore.
Se un master storyteller come Moore sente il bisogno di attaccare in modo così diretto, e poco di classe, gli autori coinvolti in BW, qualcosa davvero non va. E ci metto pure che alcuni di loro sono amici, oltre che colleghi, ma mi pare eccessivo definire questa la "sola occasione in cui faranno qualcosa che avrà risonanza al di fuori del fumetto nelle loro carriere".
Può avere tutte le ragioni del mondo, e pure l'incazzatura più seria e duratura nella storia delle beghe contrattuali di tutti i tempi. Ma spiace vedere un autore, per quanto risentito, prendersela con dei colleghi --anche se non sono così sicuro che arrivi a considerarli tali.
Una caduta di stile, a mio giudizio.
Che peccato.

AGGIORNAMENTO: per completezza, ecco QUI il link dell'intervista integrale di Moore a cui Nerdbastards aveva attinto. Il buon Matteo Scaldaferri l'aveva già linkata nel suo commento, ma ho preferito metterla anche qui nel testo principale.
Per inciso... io l'ho letta tutta e sono rimasto molto colpito dall'atteggiamento di Moore. E non in senso positivo. M non ne parlerò qui (che sono le undici di un venerdì sera ed esco a farmi una Birra con Cammo), ma mi riprometto di farne oggetto di un altro post.

sabato 10 marzo 2012

[Diario] Moebius e il nastro spezzato


Jean Giraud non c'è più.
Uno dei più grandi maestri del fumetto, d'oltralpe e del mondo, se n'è andato oggi. Un po' troppo giovane, se posso dire la mia.
Non ci sono molte cose che io possa aggiungere. La storia di Moebius, com'era noto ai più, è ricca di opere straordinarie e ha regalato a tutti i suoi lettori un immaginario unico, vivace e sorprendente. Dagli esordi con Blueberry, alla fondazione di Metal Hurlant e degli Humanoïdes Associés a metà degli anni '70, fino ai lavori con Jiro Taniguchi e per il cinema, Moebius ha saputo affascinare e rapire.
Creare un intero immaginario capace di esprimere con pochi segni la sensibilità di un artista non è più stata la stessa cosa, dopo il suo arrivo.
Lo incontrai brevemente in occasione di una trasferta ad Angoulême, dove ebbi la fortuna di vedere (se non ricordo male la prima volta che andai) una mostra straordinaria a lui dedicata.
Il Nastro di Moebius, rappresentazione geometrica del concetto di infinito e moto perpetuo (o almeno così mi piace ricordarlo) oggi si è spezzato.
Scusate se un po' mi girano le palle.

giovedì 8 marzo 2012

QUEBRADA made real!


Vi basterà seguire QUESTO link.
A partire dalla prima foto, che vedete riprodotta qui sopra, capirete subito di essere stati catapultati in un mondo diverso. E pericoloso.
Il lavoro di Tomasz Gudzowaty, fotografo polacco che si dedica alla "fotografia umanistica", l'ho scoperto da poco, grazie a una segnalazione dell'amico Emiliano Longobardi, che probabilmente non ringrazierò mai abbastanza --il mio primo viaggio nella sua Sardegna non sarebbe stato la stessa cosa senza le storie di balentia che mi regalò.
Ho guardato a lungo le foto di Gudzowaty, e da diverso tempo avevo deciso di scrivere un pezzo per Breakfast, ma impegni vari e consegne mi hanno costretto a rimandare per un po'. Poco male, perché riguardare questi scatti di un bianco e nero quasi pericoloso è stato un vero piacere. Così come scoprire il resto del lavoro di questo fotografo che da tempo si è dedicato a ritrarre sport esotici, estremi, talvolta al limite delle capacità umane. Oltre al suo sito, linkato qui sopra, potete vedere altri suoi lavori in QUESTA pagina che Lomography gli ha dedicato.
Inutile dire che il suo lavoro, in particolar modo il suo reportage sulla Lucha Libre a Cimalhuacán, un difficile quartiere di Mexico City, ha risvegliato in me una voglia folle di tornare a QUEBRADA.
Perché se guardo i due lottatori qui sopra, non posso fare a meno di pensare a una scena (già scritta, peraltro) che ha per protagonisti Epidemia e Gran Dragon, due feroci luchadores apparsi per ora solo negli "extra" di La Città delle Maschere, (Edizioni BD). Sono già passati poco più di quattro anni da quando il volume uscì, raccogliendo consensi e inviti a continuare la serie (QUI e QUI ne trovate un paio). Forse è il caso di vedere nel lavoro di Gudzowaty un invito a risalire sul ring...

giovedì 1 marzo 2012

The Avengers, ovvero i Vendicatori Bisesti



"Anno bisesto, anno funesto," dice il saggio.
Ma a giudicare dai film in arrivo nel 2012, pur con tutte le riserve che possiamo avere sui singoli film (sceneggiature, effetti speciali, spacconerie varie), questo potrà anche essere l'ultimo anno del Calendario Maya, ma di sicuro non mancheranno piccole gemme che faranno felici gli eterni bambini che si nascondono in ogni lettore di fumetti.
Il trailer dei Vendicatori è accattivante e MOLTO spaccone. Pure troppo, ma tant'è.
E se poi penso a Dark Knight Rises che esce il 20 luglio (almeno negli States), alla Stagione Due di Game of Thrones che promette di essere tutto meno che un pesce d'aprile...
Niente male, via. Potremmo anche dimenticare quella porcata che sembra essere il nuovo Amazing Spider-Man.

Nota: questo post è stato posticipato dopo la morte della rete a cui mi attaccavo abusivamente dall'albergo di Firenze, dove mi trovavo ieri sera.
Pazienza, facciamo finta che sia ancora il 29 febbraio. Che non conta niente, ma mi piaceva come idea.
Cheers!

mercoledì 22 febbraio 2012

Mantova 2012


Un post in volata, che i prossimi giorni saranno pieni di roba da fare. Se avete conti da regolare o cose di cui parlare, sappiate che potrete trovarmi a Mantova Comics & Games nelle giornate di sabato e domenica. Io e Giuseppe Cammo Camuncoli saremo quasi sempre allo stand della Scuola Internazionale di Comics, nell'area PalaBAM.
Siete avvisati.

martedì 21 febbraio 2012

Se qualcuno si fosse chiesto che c'entra Dustin Hoffman con Il Manifesto...


Oggi capita spesso. Uno condivide una foto su Facebook, qualcuno ovviamente dice "sarà il solito fotomontaggio, come nel caso della foto qui sopra, e poi tutto finisce lì.
Ma se Dustin Hoffman ha davvero deciso, con un gesto semplice, di fare da testimonial per Il Manifesto. è perché ci sono brutte notizie per il quotidiano italiano. Ne parla Michele Petrucci QUI, e in effetti non ho molto da aggiungere.
Mi spiace l'idea che una voce libera e a volte scomoda, come dovrebbe sempre essere il giornalismo non compiacente che nell'ultimo ventennio abbiamo visto proliferare, possa essere zittita.
Non posso che fare il più sincero "in bocca al lupo" ad Andrea Voglino, che ha coordinato il bel progetto GANG BANG per il quale ho avuto il piacere di realizzare una storia insieme a Cammo e Paolo d'Antonio, e a tutta la redazione.
Speriamo che possa uscire da questo brutto momento, che rischia di rovinare il quarantesimo anno di vita del giornale. Come ricordava Michele, potete fare un piccolo gesto per finanziare il giornale acquistando una copia di GANG BANG ordinandola QUI.
Sarebbe bello se un fumetto potesse fare la differenza, per una volta.

lunedì 20 febbraio 2012

[Diario] Ricordando Magnus


Non mi sono mai piaciuti i necrologi, specie quelli scritti in occasione degli anniversari. Le ragioni di questa avversione sono di natura personale, e vi basti sapere questo. Quest'anno, però, pochi giorni dopo il sedicesimo anniversario dalla morte di Magnus, ho "trovato" questo video che sono finalmente riuscito a vedere con calma solo pochi giorni fa.
E mi ha fatto un effetto strano.
Perché Magnus, al secolo Roberto Raviola, l'ho incontrato una sera nella redazione di Granata Press, poco prima del Natale 1994, quando ero solo un giovinastro in piena gavetta, che l'art director Roberto Ghiddi (grande amico del Maestro, come era solito chiamarlo) stava facendo maturare come sceneggiatore con i calci in culo per i quali non lo ringrazierò mai abbastanza.
Nei primi anni '90 internet non c'era. Pazzesco pensarci oggi, ma allora era molto più difficile sapere che faccia avesse un autore, pure se così famoso. E così, quando mi trovai davanti a questo signore piccino, col baffone folto, chiuso in un cappotto e con un Borsalino i cui colori non ricordo, non avevo idea di chi avessi davanti. Ghiddi me lo presentò come "il Maestro" e io, stupidamente, non feci due più due, anche se avevo gli avevo già sentito tante volte usare quel soprannome per Magnus. Strinsi la mano a quel signore simpatico e timido per poi sbiancare quando, rimasto in ufficio con Ghiddi, capii chi avessi appena incontrato. Mio zio Fabio, grande appassionato del suo lavoro (nonché uno dei principali colpevoli del mio avviamento al fumetto) non me l'ha mai perdonato.
Non lo incontrai più, e mi spiace aver perso l'occasione per dirgli quanto il suo lavoro mi avesse insegnato ad amare il fumetto. A partire da Alan Ford per passare a Kriminal e Satanik, il suo capolavoro Lo Sconsciuto così come quel Necron che leggevo di nascosto nell'edizione tascabile Edifumetto celata dai più grandi (e innocui) albi dei supereroi Marvel-Corno, fino a gioielli quali Le 110 Pillole e il celebre Texone che fu anche il suo canto del cigno.
Risentire la sua voce e quel suo modo di ripetere "capito?" mentre spiega a Red Ronnie (brrr...) come svolgeva le sue meticolose ricerche, roba da far impallidire i wiki-esperti moderni, fa un certo effetto. E mostra la modesta e al contempo inimitabile professionalità di un artista che vorrei potesse avere ancora oggi la possibilità di continuare a stupirci con il suo lavoro.

domenica 19 febbraio 2012

[Diario] Una collezione... particolare



James Sime è il folle e simpaticissimo proprietario dell'Isotope Comic Book Lounge, uno dei più spettacolari negozi di fumetti in cui io abbia mai messo piede. James non si limita a vendere fumetti e adora organizzare presentazioni, feste ed eventi che donano un tono decisamente mondano a ciò che altrove viene visto come "covo di nerd".
Sarà anche merito del clima speciale che nella sua città, San Francisco, si respira ancora oggi per tutto quello che riguarda ogni genere di forma artistica.
La prima volta che incontrai James fu quando invademmo il suo locale (sì, questa è la parola giusta) per fare una presentazione multipla: Jim Lee con All Star Batman & Robin, Lee Bermejo con Luthor, Michele Petrucci con Due (il paperback della Slave Labor Graphics che raccoglieva Keires e Sali D'Argento) e Grazia Lobaccaro con SILENT DANCE (sempre SLG) scritta da me, che ero lì anche per promuovere il primo numero di BONEREST uscito per la Image Comics. Tra una dedica e l'altra, tutti i cinque autori ospiti hanno realizzato un pezzo per la Comics Rockstars Toilet Seat Museum, una peculiare collezione, divenuta ormai leggendaria, che James ha messo insieme in anni di attività e che decora il suo negozio. Ogni artista che è stato ospite di Isotope (ma anche gli sceneggiatori, gentaglia come me e Warren Ellis, tra gli altri) ha illustrato/decorato un coperchio da cesso bianco. Non avete capito male. Ho detto un coperchio da cesso, di plastica, bianco.
Una collezione, forse di vaga ispirazione manzoniana, scanzonata e un po' irriverente, che ha raccolto, negli anni, il contributo di decine di disegnatori di fama internazionale.

Fu una bella serata, piena di gente, musica, drink preparati dallo staff del locale e un clima davvero lounge che non abbiamo mai dimenticato. James, che assomiglia a una versione psichedelica e in carne e ossa del Dottor Strange (e pagherei per vedergli indossarne la copia del costume che possiede) ci regalò anche dei sigari fatti confezionare per l'occasione, come quello che vedete qui sotto.


Quando sono tornato alla Comic Lounge a trovarlo, poco meno di un anno fa, è stato un piacere ritrovarlo ancora in forma nonostante la crisi economica che tanti guai ha causato anche negli States ai comic shops. E la festa/signing session con Frank Quietly di quella sera rispettò gli standard elevati, quasi hipster che fanno di Isotope un posto un po' unico, che mi ha fatto piacere ricordare in questa pagina decisamente sopra le righe del [Diario] che, per una volta, ci ha permesso di parlare di fumetti senza veramente farlo.