sabato 10 marzo 2012

[Diario] Moebius e il nastro spezzato


Jean Giraud non c'è più.
Uno dei più grandi maestri del fumetto, d'oltralpe e del mondo, se n'è andato oggi. Un po' troppo giovane, se posso dire la mia.
Non ci sono molte cose che io possa aggiungere. La storia di Moebius, com'era noto ai più, è ricca di opere straordinarie e ha regalato a tutti i suoi lettori un immaginario unico, vivace e sorprendente. Dagli esordi con Blueberry, alla fondazione di Metal Hurlant e degli Humanoïdes Associés a metà degli anni '70, fino ai lavori con Jiro Taniguchi e per il cinema, Moebius ha saputo affascinare e rapire.
Creare un intero immaginario capace di esprimere con pochi segni la sensibilità di un artista non è più stata la stessa cosa, dopo il suo arrivo.
Lo incontrai brevemente in occasione di una trasferta ad Angoulême, dove ebbi la fortuna di vedere (se non ricordo male la prima volta che andai) una mostra straordinaria a lui dedicata.
Il Nastro di Moebius, rappresentazione geometrica del concetto di infinito e moto perpetuo (o almeno così mi piace ricordarlo) oggi si è spezzato.
Scusate se un po' mi girano le palle.

1 commento:

Paolo Andolfi ha detto...

Aspetta... Ho appena scritto sul mio profilo di essermi accorto ( suppongo tardivamente) della somiglianza della pronuncia dei loro nome/cognome e ora scopro che hanno anche collaborato lui e Jiro? Pensa... E per cosa? Cmq si anche secondo me era un pò troppo giovane.