Quando vidi Deliverance per la prima volta, in tivvù, ero un ragazzino. E fu un'esperienza sconvolgente. All'epoca (tanti anni fa, gente), le televisioni nazionali erano soliti passare film seri, per non dire con i controcoglioni, invece delle penose fiction odierne. Quella sera, a casa da solo con salotto tutto mio, patatine e Fanta, mi misi a guardare un film dal titolo accattivante che suonava anche un po' horror. Ma Un Tranquillo Weekend di Paura era ben altro. E agli occhi di un dodicenne appassionato di tutto ciò che poteva essere soprannaturale, una violenza così realistica apparve come una terribile rivelazione. Le sparatorie dei tanti western che avevo fin lì amato non potevano nulla contro l'arco e le frecce di Burt Reynolds, che in questo film trasuda machismo anni '70 anche senza il suo baffo trademark. Per non parlare del resto... ma non rovinerò la visione a chi tra voi ancora ha questa grave mancanza. Vi basti l'assaggio qui sotto per capire che le cose, per i quattro cittadini in gita lungo il fiume, si metteranno presto male, e i (famosissimi!) Banjo Duellanti ne sono il sinistro presagio.
E un tranquillo weekend di paura attende un po' tutti noi appassionati e professionisti del fumetto all'imminente Lucca Comics & Games. Quest'anno sarò in giro tutti e quattro i giorni in una fiera che sarà, al solito, affollatissima --quest'anno anche di ospiti ammerigani, ma non ripeterò qui cose che già sapete di certo. Chi di voi volesse trovarmi (per firme, chiacchiere o debiti insoluti) mi troverà ad orari imprecisati alla "Area MYTICO" dello stand Edizioni BD (Stand E227, padiglione di Piazza Napoleone) dove potrete trovare tutti i numeri usciti finora, nel caso ve ne foste persi qualcuno. Poi venerdì esce il trentesimo numero della serie, con il quale ho qualcosa a che fare, ma di quello parliamo domani.
2 commenti:
Quella sera l'ho visto anche io, con mia figlia Violetta. Pure io NON potevo lasciarmi sfuggire l'occasione, anche se al cine lo avevo già visto un paio di volte (gli anni contano). Mi è sembrato ancora bellissimo. Violetta ne è stata colpita. Peccato per il solito taglio nella famosa scena del maialino.
Bellissimo, concordo.
E la censura ha sorpreso anche a me.
Come (ma nel bene) il doppiaggio storico, di altissima qualità rispetto a certa robaccia attuale.
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