mercoledì 7 settembre 2011

Machete, quello vero


Quando sono entrato nella ferramenta non l'ho notato.
Ero lì insieme a un amico per recuperare viti e tasselli necessari per il bricolage pomeridiano alla Scuola Internazionale di Comics. Sapete com'è, l'open day di sabato 17 settembre si avvicina e stiamo sistemando un po' di cose (nuovi computer con quadri --uno ENORME-- da appendere e spine multiple da fissare alle pareti) per prepararci a quella che, come ogni anno è un po' la festa di apertura dell'anno scolastico.
Ero lì, dicevo, e dopo aver pagato il necessaire, alzo gli occhi e vedo il machete appeso, anzi sospeso grazie a sottili e facilmente frangibili catenelle, sulla testa del negoziante.
Sarà per via di 99 DAYS e del machete in copertina, ma quando gli chiedo il prezzo, l'esercente pingue e sudaticcio sorride e mi dà una risposta piuttosto originale.
"Quello è per autodifesa."
Davanti al nostro stupore ci spiega come certi balordi entrati nel negozio siano stati dissuasi da qualsiasi cattiva intenzione avessero quando ha alzato il braccio verso il manico.
Poi ci mostra l'ascia che tiene dietro la macchina per la riproduzione delle chiavi.
Sembra un signore tranquillo, dice "fortuna che non hanno pistole," e improvvisamente capisco di aver a che fare con uno che Danny Trejo rispetterebbe.

Per la cronaca, il machete costava solo cinquanta euro, ma l'ho lasciato dov'era.

4 commenti:

Unknown ha detto...

la vita reale sembra sempre di più un film @.@

saldaPress ha detto...

Beh, ora sai cosa chiedere a Babbo Natale.

Mauro Padovani ha detto...

Ci faccio un pensierino per l'appartamento dove vivo in Belgio...ero indeciso per questo o un'accetta...

CREPASCOLO ha detto...

William Goldman era a New York dopo il grande successo del Maratoneta, tratto da un suo libro. Ascesso intollerabile. Entra in una struttura, allora moderna x concezione, con tanti box ripieni di dentisti che, nella Grande Mela, sono chiaccheroni come i tassisti della leggenda.
Quando il tizio in camice bianco scopre di stare pesticciando nella bocca del papà del Larry Olivier con sorpresa alla Wolverine prende una scusa ed esce x un sec.
Quando Bill è in grado di affrontare di nuovo il mondo con un sorriso, sfila di fronte alle porte dei labs aperte e nota negli occhietti degli odontocosi il rispetto macho marca The Duke che ottieni solo se hai costretto alla resa una pattuglia giappo potendo contare solo su di un temperino ed un'armonica comperata nel Vermont.
Ho raccontato questa storia a mio zio che è gerente di un pornoshop nel bergamasco e non sa più come contenere i tentativi dei teppisti di scippargli i profilattici aromatizzati al timo selvatico abruzzese. Ho visto la proverbiale lampadina accendersi sopra la sua coccia lustra. Ieri ha fermato lo scemo del villaggio: gli ha lussato un mignolo con un chilometro di filo interdentale.