martedì 20 settembre 2011

Niente trucchi


Perché Rollie, per certi versi, è davvero un gigante.
E così prendo in prestito il nome del blog di Michele Petrucci per dare un titolo a questo post non strettamente "fumettoso".
E mentre lo faccio, mi rendo conto che le cose sono collegate.
Questo simpatico signore, che ha appena compiuto novant'anni, è tornato in Italia per la prima volta dal 1945 per festeggiare il suo compleanno con una crociera insieme alla nipote e suo marito, quel Jim Lee al cui matrimonio l'ho conosciuto due anni fa.
Ricordo i racconti di guerra che regalava al tavolo, quando parlava dei voli che dalla Puglia a Fano (città natale di Petrucci, ed ecco il legame...) per bombardare le fabbriche della città. Rollie è stato un capitano dell'aeronautica e pilotava un P-51 Mustang, un gioiello come quelli che potete vedere qui. Anche su Firenze (dove l'ho rivisto con piacere, una settimana fa) e Pisa era passato solo a volo radente sulla città, ed era la prima volta che camminava per le strade di luoghi che mi sono così familiari.
Ho conosciuto diversi partigiani (anche mia nonna lo è stata), ma con Rollie è stato diverso, perché è il primo pilota di caccia bombardieri che io abbia mai incontrato. Simpatico e socievole, lo stampo per fare quelli come lui (persone che la Torre di Pisa potrebbe davvero reggerla a mani nude, senza trucchi) si è definitivamente rotto.
Non ne fanno più, gente.

"Devi gettare una moneta alle tue spalle, nella Fontana di Trevi, Rollie... è tradizione!"
"Cosa devo fare? Io non butto via i soldi così."

Impagabile.

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