L'ho sentito alla radio non più di due ore fa.
Mi fa sempre un po' impressione sentire le notizie grosse alla radio. Ha un qualcosa di solenne.
Non la terrò lunga, perché lo faranno altri al mio posto.
Steve Jobs è morto.
Quando ho comprato il mio primo Macintosh LC II, una "bestia" con 4 mega di ram e 6 di hard disk (!!) era il 1992. La mela che lo marchiava era quella arcobaleno che vedete in cima a queste parole.
Ce l'ho ancora, quel vecchio Mac, e in un certo senso gli voglio bene.
Da allora ho sempre e solo lavorato in ambiente Apple, assistendo da utente (quasi) esperto al ritorno di Jobs e alle grandi novità che seppe portare alla Mela e non solo.
Allora manco sapevo esattamente chi fosse, ma ci ho messo poco a rendermi conto della sua visione.
Non serve aggiungere altro, credo.
Però girano un po' le palle a pensare che nel giro di due settimane se ne sono andate due persone che hanno dato a tante, tantissime persone sempre e solo il meglio che potevano.
Non ci resta che il mantra che ho sempre amato. Quel suo "Stay hungry, stay foolish." che vuol dire tanto, in quanto a filosofia del voler fare.
Quindi restiamo affamati. E pazzi.
giovedì 6 ottobre 2011
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