domenica 12 febbraio 2012

[Da Non Perdere] Se E.R. diventa un incubo


Non ho mai seguito la serie tv che cito nel titolo. Solo qualche episodio qua e là, proprio come il Dr. House. Evidentemente ho un pessimo rapporto con la medicina e i dottori che prima o poi dovrò indagare a fondo. Ma quando ho visto I Corpi Neri sullo scaffale di una libreria napoletana, mesi fa, qualcosa ha fatto scattare il famoso click di cui ho imparato a fidarmi quando sto per comprare qualcosa.
Merito della confezione, come sempre curata e particolare, con cui la ISBN Edizioni inaugurava la sua collana Special Books e che finiva per catturare la mia attenzione. Mi colpì l'aspetto simile ai libri che trovavo da piccolo in edicola, libri  economici con il numero di pagine indicato in copertina accanto al prezzo, come a dire "Guarda quanta roba, e tutto per pochi spiccioli!" Poi mi sembrava avere una premessa interessante, e così il secondo romanzo di Shannon Burke è venuto a casa con me.
Come al solito, è finito nella lunga lista del Da Leggere e dopo più di un anno, ho finalmente letto questo romanzo lucido, drammatico e a tratti scioccante. Credo che Burke abbia visto e vissuto molte delle cose terribili che scrive e descrive. Il quadro che dipinge, con pennellate fredde e feroci allo stesso tempo, ritrae un Pronto Soccorso popolato di uomini difficili, dalle personalità alterate dal loro lavoro duro e talvolta spietato. Nella Harlem dei primi anni novanta, in una New York ancora lontana dalla disneyficazione seguita alla Tolleranza Zero di Rudy Giuliani, il protagonista Ollie si trova al centro di un processo di disumanizzazione che colpisce i suoi colleghi paramedici e lui, fino a sfiorare i limiti della follia.
Il libro è ben scritto. Duro, secco, fatto di scene che Darren Aronofsky, regista di The Wrestler, non dovrebbe avere troppi problemi ad adattare per la sua annunciata versione cinematografica (prevista per la fine del 2011, al momento della pubblicazione italiana). Quindi ve lo consiglio, come vi consiglio di dare un'occhiata al catalogo della ISBN, dove troverete parecchi titoli interessanti.

Come, per esempio, questo Voglia di Vincere di Tom Bissell, che ho scoperto giusto oggi e che, neve permettendo, dovremmo trovare in libreria da pochi giorni. Sembra offrire un approccio interessante al videogame come moderna forma d'arte di dipendenza, che nei tre anni impiegati a scrivere il libro si è combinata con quella della cocaina. Ho già letto il suo Dio Vive a San Pietroburgo quindi lo acquisterò quanto prima sulla fiducia, e magari poi ne riparleremo qui.

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